È arrivato in Italia il primo fondo femminista italiano e si chiama Semia.
Nasce per sostenere le organizzazioni, i gruppi, i collettivi, le attiviste e gli attivisti che lavorano per rendere l’Italia un paese più inclusivo, equo e sicuro per bambine, ragazze, donne, persone trans e non-binarie.
Semia, che cos’è
Semia è una fondazione di diritto italiano e un fondo femminista, indipendente da qualsiasi ideologia politica, interesse economico o credo religioso. La sua missione è offrire supporto al movimento per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere in Italia.
La fondazione e il fondo nascono dall’iniziativa di un gruppo di donne, attiviste, professioniste di terzo settore e filantrope che condividono la visione di un futuro pacifico in cui ogni persona possa godere di pieni diritti, di partecipazione e di rappresentanza e possa vivere e amare con dignità e libertà, in armonia e rispetto per il Pianeta.
Cosa sono i Fondi Femministi
I “Fondi delle Donne” o “Fondi Femministi” sono speciali fondazioni dedicate a supportare l’attivismo per i diritti delle donne e di genere e vengono create con una precisa visione: unire, rafforzare e connettere le organizzazioni e i movimenti che in ogni paese si impegnano nella promozione di questi diritti.
Oggi, oltre 40 fondi femministi nel mondo operano in network ed in partnership con la filantropia privata e le istituzioni pubbliche ottenendo importanti risultati nella lotta per l’uguaglianza.
I Fondi privilegiano i bisogni dei gruppi più emarginati dal progresso delle istanze di parità di genere e che si confrontano con molteplici assi di discriminazione (classe, razza, identità di genere e disabilità) e adottano un approccio “intersezionale”.
Hanno metodologie operative che garantiscono alle organizzazioni beneficiarie un supporto integrato: in aggiunta al supporto finanziario alle attività, infatti, essi offrono supporto allo sviluppo organizzativo e attività di formazione nelle aree di strategia, progettualità, comunicazione e raccolta fondi.
Femminismo intersezionale, che cos’è
Il femminismo intersezionale si focalizza sulle interconnessioni tra diverse minoranze, come quelle di genere, razza, classe, orientamento sessuale, disabilità.
Intersezionalità è un termine coniato da Kimberlé Crenshaw nel 1989, col quale voleva far capire come la discriminazione di genere e quella di razza non fossero due binari paralleli che non si incontrano mai, ma categorie che possono appunto intersecarsi.
Il potere del termine “intersezionale” di rendere visibili i molti strati di oppressione possibili (di genere e di razza, di classe, orientamento sessuale, disabilità, religione) e di portarli al centro del dibattito pubblico ha influenzato il modo in cui oggi si parla di violenza di genere e di femminismo.
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