Bold Glamour, il filtro TikTok che rende perfetti. E le conseguenze sulla salute mentale?

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È polemica sul filtro TikTok creato dall’Intelligenza Artificiale, Bold Glamour, che corregge qualsiasi imperfezione del volto

L’opinione pubblica non ci sta, così come non ci stanno gli esperti e alcune aziende di prodotti per la cura e il benessere della persona

Bold Glamour è il filtro di TikTok che ha acceso la polemica nell’opinione pubblica intorno alla questione se sia giusto o no usare filtri sui social per migliorare il proprio aspetto e quali conseguenze può avere l’uso di questi filtri magici sulla salute mentale delle persone, soprattutto delle più giovani.

Si tratta di un filtro di bellezza, creato con l’Intelligenza Artificiale, che corregge qualsiasi imperfezione del volto. Si trova, una volta aperta l’app di TikTok, su “Effetti”. A un mese e mezzo dal lancio, è stato usato milioni di volte.

Mostra due volti: come siamo e come ci trasforma il filtro, grazie al quale il viso appare perfettamente levigato e senza rughe, la pelle è tonica, le labbra sono carnose, gli occhi luminosi. Perfino il naso può cambiare forma e dimensione.

Bold Glamour, per ora, non è disponibile in tutti i Paesi.

Qual è il rischio di usare Bold Glamour e, in generale, i filtri di bellezza?

Il rischio è, soprattutto negli adolescenti, di creare un’aspettativa di sé completamente irreale.

Il filtro ha la capacità di creare una realtà virtuale che non esiste, promuove uno standard di bellezza  tossico per i più giovani utenti della piattaforma, facilmente influenzabili.

L’aspetto estremamente liscio e uniforme creato dal filtro può creare insicurezze e problematiche psicologiche in chi lo usa, soprattutto quando questi confrontano il loro aspetto naturale con quello creato dal filtro.

Secondo gli psicologi, il filtro Bold Glamour contribuisce a diffondere canoni estetici irraggiungibili, tossici per il benessere e l’autostima delle persone.

Dai social continuano ad arrivare ai giovani messaggi di inadeguatezza.
Li spingono ad aderire a standard di apparenza estremamente distorsivi.
Il messaggio è: tu non sei come dovresti essere.

David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi

Volta le spalle alla distorsione digitale: la campagna di Dove

Dove invita la sua community globale a voltare le spalle, in senso reale e metaforico, al filtro Bold Glamour partecipando alla campagna #TurnYourBack.
#TurnYourBack

Mentre questo filtro spopola sui social media, alterando i volti, e molti content creator allertano sui rischi del suo uso, Dove invita tutti a prendere posizione contro la distorsione dell’immagine sui social media in linea con il suo impegno e la sua campagna di sensibilizzazione globale #NoDigitalDistortion.

“Il filtro Bold Glamour ad oggi è stato usato oltre 15 milioni di volte e la sua popolarità non accenna a diminuire.
Quello che potrebbe sembrare un filtro innocuo ha in realtà il potenziale per causare danni alla salute mentale e influenzare la nostra autostima.

Filtri come questo creano un confronto irrealistico con la realtà, rendendo i confini tra digitale e reale sempre più sfumati e stabilendo un nuovo standard che sembra dirci come dovremmo apparire.
È fondamentale andare contro questi modelli di bellezza sempre più tossici e mostrare ai più giovani che essere autentici è bello”.
Alex Light, content creator e attivista per la body confidence

La ricerca di Dove sulla body confidence

Dove ha condotto una ricerca, globale e multidisciplinare, grazie a Edelman Data & Intelligence, con analisi e raccolta dei dati avvenuta tra novembre e dicembre 2020 negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada.

#TurnYourBackDalla ricerca emerge che il 38% delle ragazze afferma di non sentirsi all’altezza degli standard di bellezza che gli influencer propongono sui social media e l’80% afferma di aver applicato un filtro o utilizzato un’app di editing per cambiare il proprio aspetto in foto già all’età di 13 anni.

In conseguenza di questo, emerge che il 48% delle ragazze che modificano le proprie foto hanno in media un’autostima inferiore rispetto al 28% delle ragazze che non lo fanno.

Studi accademici hanno scoperto che usare filtri e modificare i selfie sono azioni associate a una negativa percezione del proprio corpo, cattivo umore e bassa autostima

“La ricerca di Dove ha messo in luce che quasi la metà delle ragazze con una bassa autostima non si sente abbastanza bella senza fotoritocchi.
Inoltre, i filtri sono diventati parte della vita quotidiana per il 52% delle ragazze, mentre il 77% cerca di cambiare o nascondere almeno una parte del proprio corpo prima di pubblicare una foto che la ritrae.
Questo suggerisce che l’uso dei filtri e la digital 
distortion stanno generando nel tempo significative pressioni riguardo l’aspetto estetico, causando bassa autostima tra le ragazze e le giovani donne”spiega la dott.ssa Phillippa Diedrichs, Psicologa Ricercatrice presso il Centre of Appearance Research della University of West England ed esperta di body image.

Il Confidence Kit di Dove

Dove vuole trasformare i feed social, troppo spesso tossici e distorti, in un luogo che salvaguarda la bellezza reale. Basta pubblicare un video in cui volti le spalle al filtro Bold Glamour, usando gli hashtag #TurnYourBack, #BoldGlamour e #NoDigitalDistorsion.

Per supportare questa campagna social, Dove ha coinvolto sei content creator che incarnano e veicolano autenticamente messaggi di body positivity, inclusione e accettazione di sé, amplificando la portata positiva dell’iniziativa #TurnYourBack su TikTok: Hanna Braids, Luciano Spinelli, Benedetta De Luca, Samuele Bartoletti, Ale Hilton, Adriana Bazgan.

Campagna DoveAttraverso il Dove Progetto Autostima, il brand offre anche strumenti accademici convalidati e gratuiti per consentire ai genitori e ai caregiver di aiutare i bambini a navigare sui social media in modo sicuro e positivo.

Creato in collaborazione con il Centre for Appearance Research, il Confidence Kit fornisce consigli su come rendere i social media un luogo sano dove i bambini possono crescere e imparare.

Il Confidence Kit è parte del Dove Progetto Autostima e ha l’obiettivo di aiutare 250 milioni di bambini entro il 2030, educandoli ad avere stima di sé.

Ad oggi, il progetto ha raggiunto 94,5 milioni di giovani in 150 paesi.

Smettiamo di usare le app di fotoritocco, per non intaccare la self confidence dei giovani, e costruiamo insieme un’immagine positiva del corpo sui social media

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