Il progetto Color carne parte dalle parole per accogliere le differenze

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Color carne è un progetto di advocacy, che promuove attivamente una causa per influenzare le politiche pubbliche, a cura di Bold Stories, l’agenzia di strategie di narrazione per aziende di Cristina Maurelli, brand storyteller e Giuditta Rossi, brand strategist.

È un progetto che dimostra come parole o concetti siano inoffensivi solo in apparenza, perché contengono pregiudizi impliciti e discriminazioni. Ma soprattutto, è un progetto che dimostra come basti davvero poco per cambiare punto di vista e diventare consapevoli.

autrici progetto color carne
Le ideatrici del progetto Color carne

Di che colore è il color carne?

Sono una donna nera, entro in un negozio di intimo per chiedere un reggiseno color carne.

Di che colore sarà quel reggiseno, se anche i dizionari riportano la definizione “beige, rosa, simile al colore della carne umana”?

Ma il mio colore della pelle non è beige, né rosa.

Il concetto di color carne uguale a rosa, o nude, presuppone che la pelle “bianca” sia la norma, mentre gli altri colori della pelle siano una eccezione

La campagna Color carne vuole scardinare questo pregiudizio e, in generale, è un invito a porsi delle domande e, se le risposte non si adattano più alla società in cui viviamo, ad agire per cambiare le cose.

In questo caso parliamo di discriminazione sul colore della pelle, ma lo stesso vale per tutte le categorie sottorappresentate.

Dice Giuditta Rossi

Color Carne può diventare il punto di incontro per chi vuole costruire una società in cui la diversità venga valorizzata e in cui ogni persona sia in grado di riconoscersi

 

“Il nostro progetto diventa l’occasione per immaginare un modo diverso di pensare, parlare, agire e anche di fare business. I bias, proprio per la loro natura culturale possono riguardare tutti, è importante non colpevolizzare, ma prendere coscienza e fare la scelta di cambiare” aggiunge Cristina Maurelli.

di che colore è il color carneCom’è nato il progetto Color carne

Cristina racconta:

“Io e Giuditta lavoriamo insieme, un giorno parlando di abiti le dico beh sotto quel vestito dovresti metterti un reggiseno color carne. Lei si è messa a ridere, io mi sono chiesta ma che sto dicendo. In quel momento ci siamo rese conto dell’assurdità del termine e abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa.

I vocabolari italiani recitano che color carne è color rosa pallido, simile a quello della carne umana, uno dice addirittura pelle umana, qualcuno usa l’espressione naturale o nudo, che certo non sono una soluzione. In ogni caso, si presuppone spesso inconsciamente che la pelle di una persona bianca sia la norma.

Noi vogliamo cambiare la percezione del color carne da rosa a tutti i colori dell’umanità.

La campagna Color carne è un invito a sfidare lo standard, a farsi delle domande e ad agire per cambiare”.

Cosa si sta facendo altrove

Alcuni dizionari esteri hanno aggiunto delle note a margine della definizione di “color carne”:

AVVISO D’USO SUL COLOR CARNE: Mentre il color carne originariamente indicava il tono della pelle dei bianchi, quel significato è stato valutato come discriminatorio. Infatti, il termine non è più comunemente usato senza qualificarlo con una tonalità specifica, come il color carne pesca o il color carne scuro. La parola nudo in passato è stata usata per descrivere una tonalità simile che si avvicina al colore della pelle di una persona bianca ed è stata criticata per lo stesso motivo (fonte: Dictionary.com).

NOTA: Questo uso del color carne è considerato discriminatorio in quanto presuppone che il colore della pelle di una persona bianca sia la norma (fonte: Merriam-Webster).

La prima azienda inglese a creare scarpe da punta per ballerine bianche, nere, asiatiche e miste

Freed of London ha collaborato con Cassa Pancho MBE, fondatrice e direttrice artistica del Ballet Black, e l’artista Cira Robinson per creare le prime scarpe da punta color pelle, fatte a mano nel Regno Unito per ballerini neri, asiatici e misti.

Dopo oltre un anno di sviluppo, Freed of London ha introdotto i nuovi colori “Ballet Bronze” e “Ballet Brown” nella loro collezione principale.

“Sono estremamente felice che Freed abbia lanciato questi due nuovi colori. Anche se può sembrare un piccolo cambiamento per il mondo esterno, credo che questo sia un momento storico nella storia del balletto britannico e un altro passo avanti per ballerini culturalmente diversi in tutto il mondo che indossano l’iconico marchio di scarpe Freed. Vorrei ringraziare Freed per aver utilizzato la loro piattaforma per aiutare a istigare il cambiamento e Cira Robinson, artista senior al Ballet Black, per la sua dedizione senza fine nel rendere possibile tutto ciò” ha detto Cassa Pancho MBE, fondatrice e direttrice artistica.

L’intimo di tutti i colori dell’umanità

Già nel 2016 il brand di intimo Nubian Skin ha lanciato una serie di intimo nei toni adatti alle persone nere, asiatiche e miste.

Ade X, curatrice dell’idea, ha detto: “La biancheria intima dal tono nude è progettata per essere indossata sotto abiti leggermente velati, in modo che non si veda attraverso il materiale sottile e si fonda con la pelle. Tuttavia, per le donne dalla pelle più scura, la tradizionale biancheria intima nude contrasta con il tono della loro pelle, piuttosto che abbinarla”.

Pantone

Anche Pantone, l’azienda americana che si occupa di tecnologie per la grafica, della catalogazione dei colori e della produzione del sistema di identificazione di questi ultimi, ha realizzato una guida per misurare in modo scientifico migliaia di incarnati ‘autentici’ nell’intero spettro di tipi di pelle umana.

La libreria, formulata appositamente per rappresentare nel modo più simile possibile le varie tonalità di incarnato, è un riferimento visivo completo della pelle umana da usare in ogni mercato in cui l’incarnato riveste grande importanza.

Spesso tendiamo a sminuire questo tipo di problemi o a considerarli trascurabili. Invece è proprio modificando queste false certezze che si possono cambiare le cose.

 

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3 Comments

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