Che cos’è il giornalismo costruttivo?

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Giornalismo costruttivo

Il giornalismo costruttivo è un tipo di giornalismo che si basa sulla ricerca delle soluzioni ai problemi sociali.

Il giornalismo tradizionale si basa essenzialmente su due tipologie di notizie: quelle legate a eventi imprevedibili come terremoti, maremoti, incendi, alluvioni e fatti di sangue come omicidi e attentati; quelle legate a eventi programmabili come interventi chirurgici eseguiti per la prima volta, consigli comunali, una seduta di Camera o Senato, un avvenimento sportivo, un processo o un comunicato stampa.

Il giornalismo costruttivo, invece, approfondisce uno specifico problema sociale e ne mostra le possibili soluzioni.

Soluzioni che funzionano in certe realtà e tra certe comunità, ma che hanno dei limiti, perché potrebbero non funzionare altrove, ma offre un’immagine più completa del nostro mondo.

Questo tipo di giornalismo cerca prove del come e del perché in alcuni contesti e in specifiche comunità ci sono soluzioni ai problemi sociali che funzionano, e le racconta per renderle replicabili in altri contesti.

E, nel caso non ci siano soluzioni al problema oggetto di analisi, indaga sul perché tutte le risposte provate fino ad ora non abbiano funzionato.

Questo approccio consente di innescare un dialogo costruttivo non solo con i lettori, che diventano più consapevoli e in grado di migliorare la comunità in cui vivono, ma anche con le istituzioni, con i professionisti e con i politici.

Il giornalismo costruttivo non è giornalismo positivo

Il giornalismo costruttivo non è giornalismo positivo: infatti non ignora le notizie negative.

Al fianco della notizia negativa, però, accosta una o più possibili soluzioni, portando prove di risposte che funzionano già altrove o ponendo domande sul perché nessuna risposta abbia ancora funzionato.

Il focus del giornalismo costruttivo

Il giornalismo costruttivo racconta i molti modi in cui le persone e le istituzioni cercano di risolvere i problemi, sia che queste soluzioni abbiano successo, sia che non lo abbiano.

Ad esempio, se ci occupiamo di istruzione, non possiamo parlare solo dei problemi strutturali della scuola in Italia.

Abbiamo anche il dovere di raccontare le storie delle persone, insegnanti, presidi, politici, che lavorano per migliorare la scuola, per dare un quadro completo del contesto.

Il giornalismo costruttivo mette in evidenza le emozioni della storia, il livello di coinvolgimento dei protagonisti, le relazioni che si sono attivate grazie alla storia e quelle possibili, il senso di quanto si sta raccontando e le proposte delle soluzioni trovate, analizzate e valutate.

Non possiamo raccontare solo quello che non va e sperare che a risolvere i problemi ci pensi la società con nuove leggi o nuovi paradigmi mentali.

La società siamo noi, tutti noi, ed è nostro compito lavorare insieme per renderla migliore.

Le persone devono conoscere esempi e modelli credibili di cambiamento, di soluzioni ai problemi, per diventare consapevoli e poter agire per migliorare la società.

Il punto di vista del giornalismo costruttivo

Le storie di giornalismo costruttivo si concentrano sui problemi sociali, sulle soluzioni che le persone trovano a questi problemi e sui limiti e i difetti di queste soluzioni.

Le soluzioni vanno inserite nel contesto specifico in cui nascono, perché non è detto che una soluzione che funziona in una comunità funzioni anche in un’altra.

Tuttavia, conoscere come le persone tentano di risolvere un problema innesca negli altri la pratica di porsi delle domande, di avere delle intuizioni sulle eventuali soluzioni, di rintracciare quelle possibili all’interno del proprio contesto.

Gli esempi e i modelli delle storie costruttive si basano su dati e risultati reali.

E, se le soluzioni trovate a uno specifico problema non hanno ancora prove che dimostrino la loro validità, i giornalisti costruttivi raccontano con trasparenza e semplicità la mancanza di queste prove e i motivi per cui, secondo loro, il racconto delle soluzioni sia comunque degno di essere raccontato.

Un giornalismo lento

Va da sé che il giornalismo costruttivo è un giornalismo lento, ha bisogno di tempo per studiare le fonti e i dati della storia che vuole raccontare.
Ha bisogno di tempo per intervistare tutte le persone coinvolte, per comprendere quali sono il contesto e le caratteristiche locali che hanno permesso a una soluzione di funzionare.
Ha bisogno di tempo per capire i limiti e le imperfezioni delle soluzioni trovate e di renderle chiare ai lettori, in modo che essi stessi possano trovare alternative valide e nuovi modi per risolvere un problema specifico in un contesto specifico.

È un tipo di informazione lontano dalle breaking news, le notizie dell’ultima ora comunicate velocemente e in forma sintetica.

Dov’è nato il giornalismo costruttivo?

Tra il 2011 e il 2012 alcuni giornalisti nordeuropei hanno iniziato a delineare le caratteristiche di una nuova tipologia di giornalismo che, nel 2017, ha preso il nome di Constructive Journalism e si è caratterizzato per l’informazione di qualità che rispetta il lettore e fornisce un racconto sfaccettato della realtà.

A dare il nome di Constructive Journalism a questo tipo di informazione sono state le danesi Catherine Gyldensted, giornalista e Karen McIntyre, ricercatrice universitaria.

Sempre in Danimarca è nato il Constructive Institute, fondato dal giornalista Urlik Haagerup, che si preoccupa di preparare i nuovi giornalisti costruttivi ed è molto attivo nell’organizzare eventi e incontri tra addetti ai media europei.

In America questo nuovo approccio informativo si è sviluppato presto, a partire dal 1998, e ha preso il nome di Solutions Journalism. Ha una visione più rivolta alle soluzioni e alle risposte possibili.

E in Italia?

In Italia il giornalismo costruttivo si è sviluppato a partire dagli studi della giornalista Assunta Corbo che, nel 2019, ha fondato il Constructive Network, di cui sono co-fondatrice, una rete di oltre 90 giornalisti che lavora sulla base degli insegnamenti del Constructive Journalism europeo e del Solutions Journalism americano.

Grazie alla collaborazione con quest’ultimo, a marzo del 2021 è nata la prima testata di giornalismo costruttivo in Italia, News48.it, sulla quale si possono leggere molti esempi di articoli costruttivi e di giornalismo delle soluzioni.

Se hai domande sul giornalismo costruttivo, scrivimi nei commenti oppure cercami sui social e scrivimi lì.

Non vedo l’ora di rispondere a tutte le tue domande.

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2 Comments

  1. Come lavora un giornalista? says:

    […] intuito fin dai primi passi in questo mestiere, il giornalismo costruttivo me l’ha confermato: il vero giornalismo è quello intenzionale, quello che si dà uno scopo e […]

  2. Informarsi non è mai stato così necessario says:

    […] giornalista e il fare giornalismo possono essere legati a contesti non strutturati o a progetti che toccano solo di striscio o […]

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